Arte e storia

Il Duomo di Conegliano

La città di Conegliano vanta un primato regionale: la facciata del suo Duomo, situato nell’antica Contrada Granda, è la più grande facciata affrescata della Regione Veneto. Tra le molte opere d’arte custodite all’interno, c’è la celebre pala d’altare di Giovanni Battista Cima da Conegliano raffigurante la Madonna col bambino.

La bellezza della facciata affrescata, impreziosita da splendidi archi ogivali, riflette tutta la bellezza delle opere d’arte custodite all’interno.

All’interno del porticato che precede il Duomo di Conegliano si trova la Sala dei Battuti, anticamente il luogo d’incontro dell’ordine religioso. E’ meravigliosamente decorata con affreschi del Cinquecento.

Piazza Flaminio, Vittorio Veneto

Straordinaria piazza nata dalla ristrutturazione cinquecentesca di un precedente ambiente medievale. A pianta rettangolare, con pavimentazione in pietra d’Istria, si affaccia a est sul torrente Meschio mentre gli altri tre lati sono un susseguirsi di palazzi quattro-cinquecenteschi.

Domina su tutti il palazzo della Comunità o Loggia di Serravalle (1462-76) con facciata decorata ad affreschi e torre campanaria di origine romanica (la torre reca ancora nell’alta cella la campana della Comunità fusa a Ceneda nel 1487). Vedrete poi i due palazzi Cesa, eretti del XV secolo e arricchiti da affreschi nel sottoportico, il cinquecentesco palazzo Bonaccorsi e il palazzo Paietta, dai balconi in pietra.

Museo della Battaglia, Vittorio Veneto

Si trova all’interno del cinquecentesco Palazzo della Comunità di Ceneda in Piazza Giovanni Paolo I, è articolato in tre sezioni, che presentano fantastici reperti storici, integrati a moderne tecnologie.

Al piano terra la trincea, dove, lungo un tortuoso ed immersivo percorso si vengono a conoscere i diversi aspetti della vita trascorsa in questi angusti spazi. Al secondo livello, il tema dell’occupazione tra novembre del 1917 e ottobre del 1918. Al terzo piano, la battaglia finale, cosiddetta Battaglia di Vittorio e il mito che attorno ad essa è nato negli anni. Per approfondire, vai al sito ufficiale.

La Strada del Prosecco tra S. Pietro di Feletto e Valdobbiadene

Questo è il tratto assolutamente più panoramico della famosa Strada del Prosecco. Il percorso si snoda sinuoso tra paesaggi mozzafiato creati dai vigneti che si arrampicano quasi verticali sulle nostre colline, mentre sullo sfondo si ergono imponenti i rilievi delle Prealpi Trevigiane.

Partiti dalla bellissima pieve di San Pietro di Feletto dirigetevi verso Refrontolo e proseguite poi verso il borgo di Rolle e poi per Campea, Combai, Santo Stefano, San Pietro di Barbozza per finire poi a Valdobbiadene.
Più informazioni sulla Strada del Prosecco

L’abbazia di Follina

L’abbazia cistercense di Santa Maria, costruita nel 13° secolo, è stata per molti secoli un’isola spirituale e di pace tra le vicissitudini storiche che hanno insanguinato le signorie medioevali venete. Il bellissimo chiostro dell’abbazia, splendidamente conservato, è un’autentica oasi di pace.

Le grotte del Caglieron

Il complesso delle Grotte del Caglieron si trova sopra il paese di Fregona ed è costituito da una profonda forra incisa nella roccia calcarea dal torrente Caglieron e da una serie di cavità artificiali che si aprono sulle pareti.

Si tratta di cave risalenti al ‘500 che testimoniano l’attività estrattiva della cosiddetta “piera dolza” (arenaria), utilizzata nell’edilizia del tempo per stipiti e cornici. Attraverso un sentiero attrezzato potrete seguire il corso del torrente immergendosi in questo singolare ed affascinante ambiente. Per approfondire, visita il sito ufficiale delle grotte.

L’altopiano del Cansiglio

Per gli escursionisti e gli amanti della natura ecco l’altopiano del Cansiglio, un paradiso incontaminato adagiato in una conca naturale che domina la pianura veneta, circondato da rilievi ammantati di splendide foreste di faggi e abeti. Un luogo per certi versi aspro, la cui natura carsica si manifesta nella presenza di doline, inghiottitoi e voragini di grande suggestione. Per approfondire sulla Foresta del Cansiglio.

Dopo una bella passeggiata c’è la possibilità di riposarsi in una delle tante malghe agrituristiche con l’occasione di assaporare vari prodotti tipici dell’altopiano. Tra le molte scelte possibili, noi vi consigliamo Casera le Rotte, Malga Coro e l’Agriturismo Valmenera.

Il Molinetto della Croda

In uno scenario davvero incantevole si erge questo mulino ad acqua, la cui origine risale al 17° secolo. È uno dei pochi mulini ancora funzionanti; è perciò interessante la dimostrazione del funzionamento del mulino.

Sono visitabili i locali interni dell’edificio, che ospitano regolarmente delle mostre d’arte. Inoltre si ha la possibilità di una breve passeggiata sul percorso naturalistico della cascata o di percorsi alternativi.

 

Villa Barbaro, a Maser

La Villa di Maser (Villa Barbaro) è uno dei capolavori di Andrea Palladio (1508-80), Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rimasta al centro della sua fiorente tenuta agricola.

Aperta tutto l’anno, conserva il fascino della villa abitata dai proprietari, e durante gli eventi si può godere della straordinaria bellezza e magica atmosfera nelle diverse stagioni. Rose, glicine e bignonie rampicanti danno il benvenuto nel cortile di entrata. La visita prosegue all’interno con le sei sale affrescate da Paolo Veronese, che costituiscono il suo più esteso e importante lavoro in affresco dalle quali si vede il Ninfeo con gli stucchi di Alessandro Vittoria. Per appronfondire: Villa Barbaro su Wikipedia.

Una breve passeggiata tra i vigneti porta al Museo delle Carrozze, dove sono raccolte una trentina di antichi esemplari.

Asolo

Asolo, un borgo medievale inserito tra le Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, ha uno dei centri storici più affascinanti d’Italia, meta di poeti e scrittori, artisti e viaggiatori di tutte le epoche e definita dal poeta Giosuè Carducci la “Città dai cento orizzonti”.

Il centro storico è dominato dal castello della Regina Cornaro, mentre dalla sommità del colle la poderosa Rocca veglia sulla sicurezza della città. Dopo avere goduto dei tanti scorci che Asolo sa regalare, una sosta golosa al Caffé Centrale sarà la conclusione perfetta della visita.

Museo Archeologico “Eno Bellis”, a Oderzo

Istituito nel 1876, il Museo Archeologico “Eno Bellis” ha sede nella Barchessa di Palazzo Foscolo. Vi sono raccolte le testimonianze archeologiche più significative dell’antica Opitergium, importante centro economico e amministrativo durante l’età veneta antica e romana, il cui impianto urbano ebbe origine già alla fine del X secolo a.C. e perdurò, senza soluzione di continuità, fino al VII secolo d.C. Visita il sito ufficiale del Museo Eno Bellis.

Villa Emo, a Fanzolo

Villa Emo è una villa veneta realizzata a Fanzolo per mano dell’architetto Andrea Palladio. L’opera, costruita probabilmente a partire dal 1558, fu commissionata dalla nobile famiglia veneziana degli Emo che lì possedeva e gestiva una vasta proprietà di fondi agricoli.

Ispirata alla simmetria degli edifici romani, gli esterni della villa sono essenziali, privi di decorazioni. Gli interni, invece, sono riccamente decorati con affreschi di Giovanni Battista Zelotti, autore di opere analoghe in altre ville palladiane.

Per approfondire: Villa Emo su Wikipedia.

Le osterie di Treviso

L’aperitivo, per i trevigiani, è un appuntamento immancabile, soprattutto nelle osterie tipiche della città. E così noi troviamo che un giro di osterie sia uno dei modi più belli per visitare Treviso, il cui fascino è dato soprattutto dal dedalo di viuzze, portici, piazzette e canali che compongono la città.

Le osterie ben riflettono l’atmosfera gioiosa e leggera della nostra città. Ecco le nostre osterie preferite dove gustare caratteristici “cicheti” bagnati dall’immancabile “ombra”:

Dalla Gigia, Osteria Trevisi, da Muscoli, Dai Naneti, Al Botegon, Osteria Armàn … per finire con due nomi storici della ristorazione trevigiana: Toni del Spin e l’Odeon alla Colonna.

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